Con il termine 5G (5th Generation) si fa riferimento alle reti di ultima generazione. Ognuna di quelle che l’hanno preceduta ha dato il via a nuove opportunità di business. Se da un lato il 2G (Gsm) ha accompagnato la diffusione dei telefoni cellulari e il 3G ha sostenuto l’economia delle app e i primi smartphone, dall’altro il 4G ha spinto streaming e messaggistica. La novità del 5G consiste nell’aumentare la velocità; diminuendo il tempo di latenza (cioè l’intervallo tra l’invio di un segnale a la sua ricezione) e moltiplicando la “densità”(sarà possibile connettere molti più pc, smartphone e sensori contemporaneamente e nella stessa area).
Ma cosa rende una rete 5G? Definire oggi il perimetro delle reti 5G non è semplice, anche perché, per il momento, si tratta di obiettivi più che di caratteristiche. Secondo la Next Generation Mobile Networks Alliance , le reti 5G devono dare “ovunque” la possibilità di scaricare dati con una velocità di almeno 50 megabit al secondo. Rispetto alle reti 4G, quindi, il miglioramento previsto dalla Next Generation Mobile Networks Alliance sarà esponenziale: la velocità si moltiplicherebbe in media di 10 volte e di 100 volte al suo picco; il tempo di latenza sarebbe oltre dieci volte più breve e la densità consentita almeno 100 volte maggiore.
Se prima con il 4G era già possibile guardare film in streaming o scaricare contenuti molto pesanti ad alta risoluzione, con il 5G tutto questo diventerà ancora più fluido veloce. Facciamo qualche esempio concreto: con il 5G sarà possibile riprodurre video in alta qualità 8K, di una nitidezza senza precedenti, senza dovere aspettare che il video carichi. Visto che i dati possono essere trasferiti più velocemente, è possibile trasferirne di più nella stessa quantità di tempo del 4G, il che significa che è possibile trasmettere lo streaming in alta qualità senza che ci siano differenze nella modalità di consegna del video sul dispositivo.
Ma lo standard 5G non è soltanto un upgrade rispetto alla precedente versione, è molto di più. A confermarlo è l’Assintel Report 2020 secondo cui il 5G darà impulso alle innovazioni tecnologiche correlate all’estensione del dialogo uomo-macchina e degli oggetti connessi, abilitando un maggiore uso dell’Intelligenza Artificiale. Con maggiore velocità e capacità di trasporto dei dati, minore latenza e più densità di connessione rispetto alle precedenti tecnologie, il 5G non solo consentirà alle reti mobili di operare in modo più efficiente ma soprattutto sarà in grado di supportare molte nuove applicazioni e servizi destinati a rivoluzionare il nostro modo di conoscere, comunicare e lavorare.
Quello a cui ci troviamo di fronte è una vera e propria rivoluzione, una sorta di ‘nuovo web’: i grandi player dell’ICT l’hanno compreso e stanno infatti facendo importanti movimenti che hanno portato anche le medie imprese ad attivarsi. Dalla ricerca condotta da IDC, citata nell’Assintel Report, emerge chiaramente come la connettività basata sullo standard 5G sia destinata a cambiare i processi e lo scenario di sviluppo dei principali settori di business. ‘In Italia – afferma Davide Suppia, Country Manager di DATA4 – si stima una crescita dell’infrastruttura 5G molto rapida che dalle grandi città si estenderà fino alle periferie. Una tendenza, questa, che andrà a rafforzare il ruolo dei Data Center nell’ambito dell’ecosistema digitale del nostro Paese.’
L’avvento del 5G ha portato, infatti, i Data Center a ridefinirsi, in particolare alla luce del fatto che, per prepararsi al 5G, le aziende devono spostare l’IT sull’’edge’, ossia ai confini della rete, vicino agli utenti che stanno effettivamente utilizzando questi servizi. Nell’edge computing, un’architettura IT distribuita e aperta con potenza di elaborazione decentralizzata, predisposta per le tecnologie di mobile computing e Iot, i dati sono elaborati, infatti, dal dispositivo stesso o da un computer o server. Una volta scambiati da questi dispositivi 5G, i dati, nel loro viaggio, dovranno arrivare a un “punto di atterraggio” che è il Data Center, dove si trovano i sistemi che li raccolgono. Il Data Center ospita tutte le apparecchiature (server, storage, router…) necessarie a governare il sistema informativo aziendale ed assicurare la continuità operativa del business. L’efficienza di un’azienda è anche determinata dal data center che rappresenta il cuore pulsante del business, intorno al quale ruota un ecosistema in grado di offrire alle diverse strutture tutta la consulenza tecnico-scientifica in materia di digitalizzazione dei processi, elaborazione elettronica dei dati, definizione delle reti di calcolo, progettazione e/o implementazione dei sistemi informativi, includendo tutte le applicazioni di supporto oltre all’integrazione e all’interfacciamento con i sistemi esterni all’organizzazione.
Ma quali sono gli orizzonti che il 5G aprirà realmente all’ecosistema digitale? Ci aspetta un mondo di opportunità e sfide da esplorare, tutte accomunate, da una costante evoluzione dei Data Center in ottica di neutralità, agilità e progressivo affermarsi dell’infrastruttura Tier IV.
In questo contesto fatto di riflessioni si inserisce il ruolo chiave nel nostro Paese del Campus di DATA4 che si sta strutturando sempre più per supportare le aziende italiane che affrontano la sfida della Rivoluzione 5G. Un altro importante fattore da sottolineare è la posizione strategica del Campus digitale di Cornaredo che, oltre ad ospitare alcuni dei più importanti operatori Telco e service provider di diversa provenienza e dimensione, è collocato a pochi Km da Milano, ‘l’area – come ha affermato il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala durante l’evento ‘Rivoluzione AI 2030’ di DATA4, più infrastrutturata sul 5G in Europa.’
Con l’apertura del quarto Data Center iper-connesso e il piano di espansione in termini di infrastruttura previsto per i prossimi cinque anni, DATA4 si configura come uno dei punti di riferimento più significativi nell’ecosistema digitale lombardo, pronto ad accogliere il numero crescente di sistemi di Artificial Intelligence e High Performance Computing che l’utilizzo delle reti 5G renderà possibile. Secondo Olivier Micheli, amministratore delegato di DATA4, l’AI promette di cambiare il mondo e nel 2030 sarà già possibile valutarne tutti gli effetti positivi grazie all’interpretazione dei dati. A quel tempo, storage, network e computing saranno le parole chiave per gestire i Data Center DATA4 che saranno uno dei punti di raccolta più efficienti dei dati provenienti dalle reti 5G.
L’avvento del 5G segna, quindi, l’inizio di uno dei più grandi cambiamenti del nostro tempo, una nuova era dominata dalla connessione costante che cambierà radicalmente la vita di tutti noi. Ma ne abbiamo davvero bisogno e, soprattutto, come si evolverà il modo di vivere dell’uomo-iperconnesso del terzo millennio? Il dibattito sull’impatto sociale della rivoluzione 5G sul nostro modo di vivere, lavorare e spostarci è più che mai aperto.
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