Fino a dieci anni fa, le aziende ospitavano i server nei propri locali, mentre la stragrande maggioranza degli individui conservava i propri dati digitali sul proprio microcomputer a livello locale. Ma oggi, professionisti e privati possono sfruttare i data center per archiviare i propri dati digitali in modo sicuro e al di fuori dei propri uffici. Un data center è uno spazio fisico – una stanza singola o un intero edificio – che ospita un gran numero di server. Molti data center possono ora ospitare migliaia di server. Si stima che i data center saranno in grado di memorizzare 4 volte più dati digitali entro il 2021. Questo forte sviluppo dei data center è guidato in particolare dal Cloud Computing. Conosciuto anche come nuvola informatica o informatica dematerializzata, il Cloud Computing è una recente pratica digitale che permette di accedere ai dati digitali memorizzati su server remoti via Internet. E questo, ovunque voi siate: da casa, al lavoro, in vacanza…
Data Center: come ridurre il loro impatto sull’ambiente?
Secondo le statistiche, mentre il digitale in generale ha consumato circa il 10% della produzione mondiale di elettricità nel 2015, i data center ne hanno utilizzato il 18%. In Francia, il consumo elettrico dei data center è stato di 3 TWh, che equivale a più del consumo elettrico della città di Lione. A causa dell’effetto joule – la dissipazione dell’elettricità sotto forma di calore – il condizionamento dell’aria rappresenta quasi la metà del consumo elettrico di un data center. Per ridurre il loro consumo di energia elettrica e allo stesso tempo ridurre il loro impatto sull’ambiente, alcuni data center preferiscono il free cooling, ovvero il raffreddamento naturale basato sull’aria fresca esterna. Facebook, ad esempio, ha scelto di creare uno di questi data center in Svezia, in particolare a Luleå, dove la temperatura media annua è di 1,4°C. È anche possibile recuperare il calore prodotto recuperandolo per il teleriscaldamento. Oggi, una piscina pubblica a Parigi, una residenza per studenti a Grenoble e il quartiere degli affari della Val d’Europe utilizzano già questo sistema di riscaldamento.
Oltre ai data center, anche i terminali – computer, tablet, smartphone… – e Internet sono molto energivori. Nel 2015 si è constatato che i terminali hanno un’intensità energetica doppia rispetto ai data center. Per quanto riguarda la rete, il 4G ha consumato fino a 23 volte di più del WiFi. Per ridurre i consumi energetici legati ai terminali e alle reti, la soluzione consiste nella consapevolezza individuale e nel comportamento responsabile da parte di tutti.
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