Per trarre il massimo vantaggio dal mercato dei data center di oggi diventa sempre più importante adottare un approccio basato sui dati. Jérôme Totel, direttore innovazione e responsabile strategia del gruppo di Data4, fornitore europeo di data center con sede a Parigi, spiega in che modo la sua azienda sta gestendo questa evoluzione, creando un percorso verso i software-defined data center del futuro.
Parlando con gli addetti ai lavori del settore delle telecomunicazioni è inevitabile sentirsi dire che trarre le giuste lezioni dai dati è cruciale per guadagnare una posizione di primo piano nel mercato di oggi.
Per fortuna le opportunità per farlo non mancano nel settore dei data center, in cui si assiste costantemente all’arrivo di nuovi sensori. Rimane tuttavia un discreto margine di ottimizzazione dell’uso dei dati per creare la struttura sostenibile del futuro: a dirlo è Jérôme Totel, direttore innovazione e responsabile strategia del gruppo di Data4, fornitore europeo di data center con sede a Parigi.
Totel sostiene infatti che la chiave verso questo obiettivo è la digitalizzazione delle risorse con un’attenzione particolare al concetto di “software-defined data center”. Un aspetto chiave di questo percorso è l’individuazione di nuovi modi per consolidare i dati tramite strumenti integrati e interconnessi. Il risultato finale ideale è disporre di informazioni in tempo reale sul ciclo di vita end-to-end delle strutture e dei servizi forniti ai clienti, consentendo così ai soggetti interessati di usare queste informazioni per promuovere le proprie aziende.
“Le esigenze digitali crescono e ogni giorno usiamo più dati e più applicazioni”, spiega Totel. ”Digitalizzando le risorse diventa possibile comprendere cose come le sfide principali che vanno affrontate per ridurre l’impatto ambientale. Senza questo passaggio, tutto diventa più difficile”.
Strumenti di raccolta dei dati
L’azienda di Totel, Data4, ha cercato di assumere una posizione di leadership puntando negli ultimi anni su un approccio fortemente data-centrico. Questa strategia ha previsto lo sviluppo di strumenti software integrati in grado di aggregare dati provenienti da processi e sistemi diversi, interagendo e scambiando informazioni tra di loro. L’obiettivo è offrire ai clienti una visibilità ampia e accessibile da remoto sugli indicatori operativi.
Ognuno dei data center dell’azienda, ad esempio, è dotato di un sistema di gestione dell’edificio (BMS) che comprende software in grado di consentire la supervisione delle infrastrutture per intervenire in modo rapido in caso di incidenti. Accanto a questo sistema di monitoraggio, Data4 ha creato un data lake in cui conservare tutti i dati provenienti dal BMS e da altri software. L’azienda, inoltre, impiega software guidato dall’IA per potenziare le informazioni provenienti da questi dati e migliorare l’efficienza.
“L’obiettivo è usare i dati quanto più possibile”, dice Totel. ”Cerchiamo di contribuire a questo obiettivo con l’abilità di raccogliere i dati provenienti dalle piattaforme BMS e dai vari sistemi in un data lake dedicato, aggiungendovi capacità intelligenti grazie a una soluzione con IA. Tutto questo è possibile perché anni fa abbiamo avviato un processo di digitalizzazione di tutte le nostre risorse”:
Un’ampia gamma di altri software include strumenti per la gestione delle risorse dei data center, come rack e spazio di hosting, oltre ai servizi dei clienti e ai sistemi di manutenzione. Per riunire assieme i propri servizi in una soluzione one-stop con supporto ai data center intelligenti, Data4 ha un portale clienti dedicato che consente a questi ultimi di gestire tutte le loro operazioni e visualizzare gli indicatori chiave.
Totel afferma che consentire ai soggetti interessati dei data center di accedere a una visibilità delle loro risorse in tempo reale è un aspetto fondamentale, perché permette loro di monitorare aspetti come temperatura, consumo energetico, funzionamento delle attrezzature, incidenti, cambiamenti, richieste di servizio e indicatori sull’impatto ambientale.
Informazioni ed efficienza
I data center di oggi contengono un gran numero di sensori, quindi il margine di miglioramento dell’efficienza operativa è molto significativo. “Alcuni di questi sensori sono molto importanti: un esempio sono i sensori di temperatura nella sala IT. Altri sono più semplici e consentono di sapere, ad esempio, se una porta è aperta o chiusa”, afferma Totel. “Ma i sensori sono davvero utili per avere a disposizione una cronologia dei dati”.
Sono fondamentali anche da un punto di vista ambientale, per poter individuare eventuali tendenze in aspetti come il consumo idrico o energetico, l’uso delle materie prime o le emissioni di gas serra. “Con i nostri strumenti siamo in grado di mostrare ai clienti gli aspetti ecologici per i quali i dati indicano un margine di miglioramento”, spiega Totel. ”Magari i server? O forse le unità di archiviazione dati?”
Una delle preoccupazioni maggiori, nel mercato attuale dei data center, è aiutare i clienti a capire tutti i KPI più importanti in materia di impatto ambientale: si tratta di qualcosa a cui Data4 ha conferito particolare enfasi. Ad esempio, l’azienda fornisce una dashboard verde dotata di calcolatore all’interno del proprio portale clienti per consentire a questi ultimi di conoscere il proprio impatto ambientale.
Ma Totel sottolinea che massimizzare l’uso dei dati richiede una pianificazione molto attenta. “È possibile ottimizzare tutto, incluse le operazioni, i costi e i fattori ambientali”, spiega. “Ma per farlo è necessario prima completare tre passaggi: ovvero modellare, visualizzare e poi rendere operative le soluzioni da usare”.
Grazie a tutte le sue attività nel settore, Data4 è inoltre in grado di ottimizzare i propri processi interni: un aspetto fondamentale per un’azienda desiderosa di crescere. Oggi l’azienda dispone di 31 data center in tutta Europa: gli ultimi sviluppi includono l’annuncio di importanti investimenti in Germania, che si aggiungono alle attività già presenti in Francia, Italia, Lussemburgo, Spagna e Polonia.
Per quanto riguarda il mercato nel suo complesso, Totel pone l’accento sull’esigenza di continuare a migliorare costantemente l’efficienza. “È importante completare anche i miglioramenti più piccoli previsti dalla roadmap, perché tanti miglioramenti minori conducono a miglioramenti di maggiori proporzioni”, spiega. “Non possiamo limitarci ad attendere i prossimi grandi cambiamenti tecnologici: aspetti come il cambiamento climatico sono già una realtà tangibile”.