Virtualizzazione e cloud sono termini che sono diventati oggi comuni, a dimostrazione del fatto che la tecnologia sta evolvendosi a un ritmo sostenuto. Questi due concetti sono molto spesso confusi, ma ognuno ha la sua particolarità. Da un lato, la virtualizzazione comporta l’implementazione di uno o più ambienti virtuali sulla stessa macchina fisica. Dall’altro, il cloud è la fornitura di vari servizi che tipicamente utilizzano questa tecnologia di virtualizzazione, come ad esempio le posizioni di archiviazione, i server o le applicazioni. Diamo uno sguardo alle caratteristiche principali del cloud e della virtualizzazione.
Molte macchine ad alta intensità energetica e non sfruttate a sufficienza
Nei data center, le infrastrutture IT rimangono attive 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Sono responsabili di trattamento, archiviazione e distribuzione dati agli utenti.
Oggi, è grazie alla tecnologia di virtualizzazione dei server che questi hanno la certezza di operare per oltre l’80% della loro capacità. In passato, prima che la virtualizzazione si diffondesse, i player di data center applicavano un principio – sebbene perfezionabile – in base al quale ogni server ospitava una sola applicazione. Nel corso del tempo la tecnologia si è evoluta enormemente, gli utenti si sono moltiplicati e il numero di applicazioni è rapidamente esploso. Di conseguenza, anche il numero di server installati sui siti è aumentato in modo esponenziale. Eppure la maggior parte di essi non è stata sfruttata a sufficienza, utilizzando solo il 15-30% delle risorse del server.
Virtualizzazione o dematerializzazione di macchine fisiche
Per una migliore efficienza di queste infrastrutture IT si applica quindi la virtualizzazione. Questa tecnologia consente di creare diversi ambienti distinti e/o di eseguire più applicazioni in modo indipendente sulla stessa macchina. Un software specifico chiamato hypervisor gestirà tutti gli ambienti virtuali impostati su ogni macchina. A seconda delle esigenze, questo software distribuirà anche le risorse della macchina fisica – memoria o processore, ad esempio – ad ogni ambiente virtuale.
Di conseguenza, i benefici della virtualizzazione sono molti, se non altro in termini di gestione dei costi. Nel caso della virtualizzazione dei server, ad esempio, poiché una singola risorsa fisica può integrare diverse altre, il beneficio finanziario diventa significativo. A differenza degli anni precedenti, l’integrazione di server aggiuntivi è necessaria solo se quelli già presenti hanno raggiunto il loro limite. È quindi garantita una riduzione dei costi relativi all’investimento, alla manutenzione e al funzionamento dei nuovi server.
Oggi, i data center sfruttano la virtualizzazione per ottimizzare la gestione dell’infrastruttura IT. Questa tecnologia è disponibile in diverse varianti. Oltre ai server virtuali, la virtualizzazione riguarda, ad esempio, anche lo storage o il networking. Anche se è ancora recente, la virtualizzazione della rete renderà infine disponibili connessioni di rete on-demand, indipendentemente dall’hardware.
Cloud computing
Sempre più utilizzato negli ultimi decenni, il cloud computing è un insieme di metodi che consentono all’utente di sfruttare le risorse delle infrastrutture IT remote attraverso una rete, e in generale via Internet. Una rappresentazione concreta del cloud computing è la fornitura di risorse di storage, di rete o informatiche agli utenti, nonché la fornitura di accesso a servizi, software e piattaforme.
In questo contesto, il termine cloud si riferisce ad un insieme di risorse spesso virtuali, accessibili su richiesta e organizzate da software di gestione e automazione. Uno degli obiettivi del cloud computing è quello di fornire servizi online su richiesta dell’utente, per un determinato periodo di tempo e senza la necessità di installare hardware o software. Questi servizi di cloud computing sono disponibili in tutto il mondo e sono spesso fatturati mensilmente per ogni utente.
Diverse categorie di servizi di cloud computing
Il cloud computing offre molteplici possibilità. I fornitori offrono ora diverse offerte commerciali, tra cui IaaS, PaaS e SaaS, che sono le più diffuse.
L’infrastruttura come servizio, o IaaS, fornisce l’accesso Internet alle risorse IT in un ambiente virtualizzato. Grazie a questo servizio, l’utente ha a sua disposizione un’attrezzatura informatica virtuale che può includere spazio server, larghezza di banda, indirizzi IP o connessioni di rete. In un’offerta IaaS, il provider è responsabile delle risorse fisiche che generalmente provengono da un insieme di server e reti distribuite su diversi data center.
PaaS o Platform as a Service è un’offerta che fornisce una piattaforma e un ambiente IT all’utente che ne dispone per installare i propri servizi e applicazioni. Gli sviluppatori web utilizzano generalmente questo servizio che è simile a quelli offerti dagli host web.
Oggi, sempre più utenti utilizzano il software come servizio in SaaS. Questa categoria di servizio di cloud computing offre agli utenti la possibilità di accedere alle applicazioni software via Internet. Il software viene installato nel cloud e fornisce agli utenti una varietà di funzioni. Twitter, Google e Facebook sono tra i servizi SaaS più conosciuti.
I vantaggi del cloud computing
Oggi, questi vari servizi di cloud computing si stanno diffondendo rapidamente, poiché gli utenti, sia privati che professionisti, sono attratti dalla loro convenienza. I vantaggi del cloud computing sono davvero molti, tra cui:
- la condivisione dei dati semplificata che incoraggia il lavoro collaborativo, anche da siti remoti;
- la messa in opera e la disponibilità immediata di ambienti di lavoro e applicazioni, senza necessità di aggiornamenti o manutenzione, in quanto il fornitore svolge queste attività essenziali per l’infrastruttura IT e il software;
l’accesso libero e aperto da qualsiasi parte del mondo.